UÈRMÌ… Indossami !
Indossami… Avanti, indossami !
Vi siete mai chiesti cosa ci sia di più vicino alla vostra persona ed alla vostra pelle di ciò che indossate ?
Qualcuno l’ha fatto, si é posto la domanda ed ha interpretato artisticamente ed olograficamente la sensazione tattile dei tessuti che indossiamo. Vi parlo di una nuova casa profumiera emergente che sviluppa i profumi in una direzione totalmente non-convenzionale rispetto a quelli che fino ad oggi sono stati i parametri della profumeria di nicchia.
Fragranze che vi mandano un esplicito messaggio, un invito: “INDOSSAMI”. La casa che le produce si chiama UèRMì dalla fonetica con cui pronunciamo le parole inglesi Wear Me, ovvero indossami !
Si dice spesso “indossare un profumo” ben sapendo che una fragranza può essere talmente avvolgente e dotata di una tale personalità da rappresentare in tutti i sensi un accessorio tangibile del nostro look.
Ebbene, in questo caso, andiamo oltre l’idea di “percepire” un odore, ma parliamo di rappresentare attraverso un’accurata selezione di note olfattive, la sensazione tattile di un tessuto.
Che cosa immaginate mentre pensate di indossare una sensuale, carezzevole, leggera camicetta di seta ? Oppure: Che sensazione provate mentre evocate l’immagine di un comodo, soffice, caldo maglione di Cashmere ? Sono solo alcune delle interpretazioni realizzate e racchiuse nelle essenziali boccette di profumo di UèrMì. Anche l’abito sartoriale più costoso, curato ed elegante era un tempo un rotolo di tessuto. Pertanto, NIENTE FRONZOLI, la fattura, la misura ed il modello viene lasciato alla persona che lo indossa perché lo personalizzi adattandolo alla propria pelle.
Quella profumeria di nicchia che un tempo, ed in molti casi ai giorni nostri, vendeva una packaging d’eccellenza il cui costo incideva notevolmente sul prezzo al pubblico della fragranza stessa, oggi volge lo sguardo alla persona che ricerca prima ancora della sensazione di “avere un buon odore” di identificarsi e sentirsi estremamente a proprio agio con la sensazione fisica che la fragranza induce.
Non per niente il costo di questi profumi, realizzati con il contributo di tre nasi d’eccellenza (Jean Jacques, Antoine Lie e Philippe Bousseton) non ha rivolto l’attenzione alla confezione, prediligendo delle boccette dalla linea semplice ed un’etichetta con caratteri nero su bianco che descrive le note della fragranza. Quasi fosse l’etichetta della maglietta che indossate e che riporta la composizione del tessuto.
Malgrado le fragranze, come accennavo, siano state realizzate con materie prime di alta qualità e con il contributo creativo di tre importanti nasi, hanno tralasciato le strade battute rivolgendo l’attenzione non tanto alla confezione esterna, quanto al contenuto, alla qualità del materiale. Anche il più bel vestito del mondo, se realizzato con il materiale sbagliato, pizzica, fa le pieghe, cade male o, peggio di tutto, vi fa sudare (e quindi puzzare!!). Al contrario, anche la più semplice maglietta di cotone, se realizzata con il miglior cotone, non si deforma, vi fa stare bene, vi cade bene e diventa presto il capo che indossate più volentieri.
Ok, fatta la premessa, dicevo che il UèRMì-concept é aperto a tutti, non solo grazie al prezzo delle fragranze, ma anche per la gamma di “tessuti” che offrono.
Partiamo dal più leggero ed estivo, visto che l’estate é alle porte. Il DO Washi (presentato a Exsence Milano edizione 2015), già presente nel mio guardaroba. Il profumo si ispira alla sensazione del Washi, un tessuto di matrice Orientale che si compone all’80% di carta di riso e per il 20% é realizzato in fibre di Lino, Cotone o Cashmere. Indubbiamente un tessuto futuristico e con elevate proprietà di leggerezza e freschezza. Ma non fatevi ingannare dalla composizione, perché il tessuto, quello vero, ha anche proprietà antibatteriche, di regolazione dell’idratazione e di filtro UV, oltre al fatto che la sua creazione é partita dal principio di minor impatto ambientale e di massimo rispetto ecologico, qualità che lo rendono un tessuto d’eccellenza e quindi costoso.
Spiegazione che rivolgo solo a questa fragranza, perché nemmeno io sapevo dell’esistenza del Washi, perciò era giusto fornire delle nozioni di base. Il profumo é spettacolare se lo immaginate nel contesto della rappresentazione ideale del tessuto: Note morbide e carezzevoli di latte, come se aveste spalmato una crema vellutante sulla pelle, e freschi contrasti fioriti (Peonia e Lillà) su un fondo di Legni e Muschi.
Uscire da una doccia rinfrescante senza sapere di sapone, sentire la propria pelle che “sa di buono” e di intimo al tempo stesso. Troppo bello. Consigliato anche per chi lavora o si sposta in ambienti affollati e chiusi come antidoto dalla puzza altrui.
La seta UR Silk (your silk, la tua seta). Nel cuore della fragranza una golosa nota di POLPA DI FICO. Il profumo si apre con un tocco di note agrumate ed Aneto, per spostarsi su un cuore di polpa di fico, Lillà, Neroli e Cipresso che rinfrescano l’accordo del cuore della fragranza (per non renderlo troppo dolce). Note di fondo :Muschio, Legno di cedro ed Iris. Io amo la seta e devo ammettere che ho subito voluto questo profumo, per una strana ragione: mi mette di ottimo umore. C’é un “non-so-che” di fluttuante, di leggiadro e luminoso che rende tutto il mio stato d’animo leggero con brio.
La collezione annovera, oltre alle due fragranze sopra descritte, i seguenti profumi :
WE Tweed : con note di Pepe Nero, foglie di Viola, Benzoino ed Ambroxian, Muschio Boschivo.
AB Cashmere : con note di Olibano/Incenso, Gelsomino, Osmanto, Legno di Sandalo, Patchouli, Amra Grigia, Vaniglia e Muschio
VE Velvet : con note di Limone di Sicilia, Elemi, Cardamomo, Menta Piperita, Legno di Cedro, Patchouli e la più pura note di Vetiver estratto con un processo chiamato CO2 che ne amplifica al massimo la qualità
NO Suede : con note di Zafferano, Prugna, Mughetto, Legno di Guayac, Incenso, Pelle scamosciata, Note animaliche
OH Denim: con note di Pepe Rosa, Neroli, Tuberosa, Ylang Muschio di Quercia, Ambra, Patchouli, Vaniglia e Musk (un profumo brioso, grintoso, frizzante… come si vuole sentire chi indossa un bel paio di jeans che gli calzano alla grande, sia con il tacco 12 che con un paio di stivali, con gli infradito o le sneackers)
finally…. ognuno si veste come preferisce…. c’é chi di giorno gira tutto composto e costretto e di notte…
XX Latex : con note ozoniche e marine, Aldeidi, Indol(una nota verde pungente che ricorda la naftalina), Rosa, Zafferano, e…. accordo di Vinile… che dire… Halle Berry lo portava alla stragrande come CatWoman… ed ognuno deve essere libero di indossare ciò che vuole, questo lo spirito della creazione.
Visitate il Sito di Uermi.com per scoprire le fragranze e le creme ad esse abbinate.
E per concludere…
Siamo cresciute con la favola di Cenerentola, che rappresenta, a mio avviso, una delle favole di maggior richiamo per le fanciulle (basti pensare alla trasformazione da impacciata ragazzotta a icona glamour di Anne Hathaway ne “il diavolo veste Prada”) ma… vi siete mai chiesti se “la buona fata madrina” esistesse davvero ??? Era stata la fata madrina a trasformare Cenerentola o era piuttosto il modo in cui lei si sentiva nel suo corpo a renderla bella? Certo, il cambio d’abito e la scarpetta hanno dato una spinta propulsiva non da poco all’esito del racconto ma… se lei fosse stata una cozza, anche addobbata per le feste, non sarebbe stata la Cenerentola che c’é nell’immaginario di ognuno di noi. Sentirsi bene con sé stessi e sentirsi assolutamente a proprio agio nella propria pelle, risulta già un miracolo degno di tutta la nostra attenzione. Pertanto, fateci un pensierino: E SE LA FATA MADRINA FOSSE STATA IN REALTA’ UN PROFUMO ?