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Bertrand Duchaufour, l’arte ed il genio del grande profumiere

Chi, come me, vive il profumo come l’essenza del ricordo e la colonna sonora di ogni sua giornata, in cima alla lista dei desideri colloca l’incontro con i grandi maestri della profumeria, ovvero gli artisti ed alchimisti artefici della trasmutazione delle materie prime odorose in veri e propri sogni. Questo è il racconto di una giornata con Bertrand Duchaufour, il celebre naso a cui si deve la creazione di numerosi capolavori della profumeria a cavallo di due secoli.

parigiSorge il sole su Parigi e la sua bellezza, cristallizzata nella luce di un mattino invernale, sembra preannunciare una giornata radiosa. Salgo velocemente su un taxy e, mentre pronuncio il nome della mia destinazione, Levallois, estraggo dalla borsetta il flacone del profumo che mi porto al seguito come un talismano: é Rahele, la nuova creazione di Bertrand Duchaufour per Neela Vermeire Parfums. Non ho il coraggio di vaporizzarlo, so che Bertrand non indossa fragranze sul luogo di lavoro ed è lì che sono diretta.

Bertrand-Duchaufour-2Bertrand è un uomo sensibile ed estremamente gentile e, da splendido ospite, mi guida in un breve tour tra le varie stanze dell’ampio appartamento che ospita il laboratorio, la sala riunioni, il suo studio e gli uffici dei suoi colleghi e collaboratori. Nell’aria aleggia un tenue sentore muschiato e fiorito, grazie al perfetto sistema di aerazione che argina i tanti odori che fluttuano da migliaia di flaconi. Sulla sua scrivania sono disposte decine di piccole fiale, in gruppi di quattro o cinque. Sono solo alcuni dei tanti progetti a cui sta lavorando.

Per comprendere l’artista ed il percorso professionale, riassumo le note biografiche che ho raccolto dal Web e che ho integrato durante il nostro incontro.

Bertrand-DuchaufourBertrand Duchaufour nasce a Nancy ed all’età di sedici anni si trasferisce a Parigi. I suoi studi seguono le orme del padre e del fratello, entrambi geologi ed il suo incontro con il mondo della fragranza è quasi casuale, prende forma da un amore giovanile per una coetanea compagna di liceo appassionata di profumi, dal ricordo di lei che indossava Chanel no. 19. Dopo il diploma, Bertrand si sposta a Marsiglia ed in seguito a Lione dove consegue una laurea in biochimica e genetica. All’epoca, la passione per la fragranza coesiste con l’amore per i viaggi, per la fotografia e, soprattutto, la pittura. Quella vita che si apre dinanzi ai suoi occhi è come una tela bianca ed il parallelo con la pittura lo porta a mescolare ed assemblare mentalmente odori e colori dei paesaggi che ritrae. Il desiderio di dedicarsi all’arte della composizione profumiera diviene consapevolezza e, nel 1982, decide di iscriversi all’ISIP (Institut Supérieur International du Parfum, odierno ISIPCA). Una segretaria dell’Istituto lo dissuade, consigliando, piuttosto, un approccio pratico all’apprendimento presso una delle aziende fragranziere nel Sud della Francia. Per alcuni mesi il sogno sembra infrangersi, Bertrand non conosce nessuno in quell’ambito e non sa come entrare a farne parte. Un’amica ed ex-compagna di studi di Marsiglia viene in suo soccorso e gli propone un training semestrale presso la Lautier Florasynth Group, a Grasse. Ciò che era un sogno diviene una realtà e, immerso nella chimica degli odori, il talento di Bertrand si plasma ed arricchisce tra migliaia di essenze. Ha 27 anni quando inizia a comporre le prime fragranze e veste l’abito del Parfumeur come una seconda pelle.

Bertrand-Duchaufour-laboFrutto di un innato talento e di costante disciplina, la sua lunga e brillante carriera di profumiere è in continua evoluzione, la sua palette compositiva si arricchisce costantemente di nuove materie prime che Bertrand seleziona personalmente in ogni angolo del mondo. La passione per i viaggi alimenta la sua creatività, infusa della bellezza di luoghi e culture che si imprimono attraverso la luce, il colore, i suoni, i sapori e gli odori. Immagini che divengono nitide ed assemblano sfumature di emozioni e ricordi, che il profumiere sovente annota su un taccuino. Un genio creativo che realizzo appieno quando Bertrand mi mostra delle lunghe formule e mi spiega che, sin dall’inizio del processo creativo, è in grado di stabilire mentalmente ingredienti e proporzioni di una fragranza attingendo alla memoria olfattiva di ciascuna materia prima, con totale consapevolezza della loro interazione. La formula viene consegnata ad uno degli assistenti che pesa gli ingredienti e realizza 20 o 30 grammi di parfum. La composizione viene lasciata macerare per due o tre settimane ed in seguito divisa in 10 prove alle quali vengono aggiunti nuovi ingredienti o modificate le proporzioni. I 10 test vengono lasciati nuovamente maturare per alcune settimane affinché le materie prime interagiscano e si fondano l’una con l’altra ed il processo creativo continua con questa modalità fino all’individuazione della formula finale.

Bertrand-Duchaufour-studioUna carriera lastricata di grandi successi e riconoscimenti a livello mondiale che, nel 2017, vede consolidarsi le collaborazioni con alcuni marchi d’eccellenza come Grandiflora, di Sidney, per cui Bertrand ha creato la fragranza Queen of the Night, del 2016, Phuong Dang, casa profumiera con sede a New York che ha affidato al profumiere lo sviluppo di un’intera collezione di fragranze, stesso dicasi per il marchio nascente Pont des Arts, di Parigi, mentre, in parallelo, continuano le collaborazioni con Enchanted Forest, Neela Vermeire e molti altri.

Affascinata dalla decine di fialette, contrassegnate con sigle alfanumeriche, ho il privilegio di posare le narici su alcune nuove creazioni in fase di definizione. Inspiro estasiata l’Iris più soffice, vaporoso e romantico, l’accordo oud-cuoio-incenso più sensuale e raffinato e l’accattivante armonia orientale di una fragranza che associa la ciliegia, la mandorla, il tabacco, l’ambra, il miele ed il cuoio. So che un giorno, spero presto, entrerò in una profumeria e queste brillanti gemme olfattive mi sveleranno il loro nome.

Dallo studio ci spostiamo al laboratorio dove le materie prime più preziose, come le rose, i gelsomini e la tuberosa, sono custodite in appositi frigoriferi a temperatura costante, mentre sulle mensole sono allineati svariati ingredienti naturali e di sintesi. Mi inebrio di questa magia e vorrei imbrigliare il tempo tra scaffali ed ampolle, ma il sole sta già tramontando mentre salgo sul taxy che mi accompagnerà al mio albergo. Con il cuore colmo di gratitudine, il mio pensiero ripercorre gli istanti di una giornata indimenticabile mentre quell’iris, che fluttua soave dal mio polso, è già divenuto la mia ossessione.

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